martedì 8 aprile 2014

Talking about FUSION (Jap-à-porter)


Una geisha del Novecento trapiantata nel nuovo millennio
A 900s geisha  transplanted to the new millennium
Nuova creatività e seduzioni sotto l’influenza del flair d’oriente

L'Oriente, è da sempre fonte inesauribile di ispirazione: l'asse Pechino-Shangai-Tokyio regala forti emozioni, solletica infinite curiosità e stimola la voglia di ricerca.
In fatto di couture nei primi anni Ottanta alcuni stilisti del Paese del Sol Levante, con in testa Yohji Yamamoto, rivoluzionarono lo scenario della moda europea, introducendo una nuova poetica.

Stilisti occidentali, da Mila Schön a Ken Scott, da Kenzo a Romeo Gigli, nelle loro collezioni hanno reso omaggio al Giappone, studiandone le sue metamorfosi sia in campo artistico che sartoriale insegnando che osare si può, mixare anche.

Il concetto di "fusion" nella moda contemporanea è il riflesso di un ampliamento delle frontiere e dei confini di una società sempre più influenzata dai viaggi e dai mass media. E’ un destreggiarsi tra omologazione e differenziazione in cui l'individuo occidentale si cimenta anche nelle società cosiddette "tradizionali" confermando ruoli e rituali.


Quindi la moda fusion è apparentemente un ossimoro: si fa moda con qualcosa che non appartiene ai must stagionali, ma alla tradizione.
Non è pura contraddizione e non è nemmeno semplice Orientalismo. Non è neanche gusto rétro. La moda fusion nasce come momento di incontro tra l'occidente e l'altrove. Tra l'uguale e il diverso.

Sulle ambiguità fa perno la moda, in quelle aree lasciate libere all'immaginazione.
Il concetto di moda fusion è, tra i déplacement percorribili dall'uomo contemporaneo, sempre alla ricerca di spostamenti di senso, il più coinvolgente e forse anche il più immediato.





FUSION è un progetto fotografico ideato  per approfondire il legame tra arte e moda di due ambiti culturali diversificati ma sempre più tangenti che coinvolgono artisti legati alla sperimentazione e personalità della moda in un racconto di contaminazioni che si snoda tra uso della tradizione e performance dell’artigianato, tra storia dell’arte e storia del costume. 


Le proposte glam nel progetto possono riassumersi così: una selezione di capi-icona rappresentativi del sol levante e gioielli dalle originali sperimentazioni materiche fra arte e moda.


Cintura Obi (fusciacca in tessuto o in pelle leggera), da avvolgere più volte attorno alla vita prima di stringerla sulla schiena attinge le borchie dal mondo undergroung e si fonde con gioielli in stile dark-punk in una speciale fusione di moda e arte moderna.
Giacca a kimono, dalle linee diritte e geometriche, con la maniche larghe che si fermano al gomito, moderna ed elegante anche per il wedding..
Gioielli come miniature rubate ai vasi in porcellana della dinastia Ming: stampe di ciliegi in fiore e farfalle come ricami adornano sete, shantung e taffetà croccanti percorsi da fili gold e silver.
Fusion non è un compromesso tra due elementi costitutivi, bensì uno statement del tutto nuovo, uno  zapping tra gli stili, la nuova regola in assenza di regole.

Il video del progetto è stato realizzato da SHOOT SPOT
Buona Visione!


CREDITS
Shoot Spot – video maker
Fabio Orfino - photographer
Olga Oprea – model
Kimonoflaminia -  jap clothes
Lim.Glam – Jewels
Manuela Melillo - make up & hair style
Brain4Rent – pic dropper
Jabberwock , Photomaton - soundtrack